I migliori film d’amore gay e per soggetto LGBT (2022)

I migliori film d’amore gay e per soggetto LGBT (2022)
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Ti vista (2015)

E stato una delle oltre a gradite sorprese viste alla 72° allestimento del festa di Venezia, luogo si e aggiudicato il fiera d’Oro appena miglior pellicola si tratta di Ti guardo, superlativo trattato d’esordio del direttore e sceneggiatore venezuelano Lorenzo Vigas, usuale collaboratore di Guillermo Arriaga. Ambientato nei quartieri popolari di Caracas, Ti guardo riporta alla mente il lungometraggio di Barbet Schroeder La immacolato dei sicari attraverso una raggruppamento di analogie verso altezza narrativo la film di Vigas mette durante teatro in realta il rapporto frammezzo Armando (Alfredo Castro), un uomo di mezza epoca in quanto gestisce un laboratorio di protesi dentali, ed Elder (Luis Silva), ciascuno dei ragazzi pagati da Armando in avvicinarsi a casa sua, spogliarsi parte anteriore per lui e lasciarsi guardare per diversita laddove l’uomo si masturba. Ma Elder, perche intanto che il loro primo gradimento lo picchia e lo deruba, scopre un’inaspettata amore nelle attenzioni di Armando una tenerezza da cui scaturira un catena indistinto e ciononostante percorso da un debole poesia. L’impeto delle passioni e detto da Vigas mediante un ordinato rigidita esplicito, per un pellicola degno attraverso la sua competenza di riportare il idea di ritiro dell’individuo assumendo solo delle spiazzanti svolte noir.

M nlight (2016)

Ente seconda del c rdinatore e sceneggiatore Barry Jenkins, basata sulla piece teatrale In M nlight Black Boys L k Blue di Tarell Alvin McCraney, M nlight si e rivelato, innanzitutto in America, unito dei fenomeni cinematografici dello lapsus decennio un coming of age sopra cui la asprezza del prassi del interprete, Chiron Harris, cominciato e migliorato mediante un borgo della associazione afroamericana di Miami, e legata verso uno foggia poetico e incantevole, assistito da esso di Wong Kar-wai. Chiron, rappresentato mediante tre diverse fasi della propria vita (l’infanzia, l’adolescenza e la giovinezza), da teenager (eseguito dall’attore Ashton Sanders) prendera coscienziosita della propria omosessualita da parte a parte l’amicizia in il coetaneo Kevin Jones (Jharrel Jerome), per mezzo di il che scopre le prime pulsioni amorose e affinche ritrovera anni poi, da maturato.

Accolto per mezzo di immensi elogi dalla rimprovero, M nlight si e ottenuto una cospicuo cautela tra il collettivo addirittura in virtu dei numerosi riconoscimenti ottenuti, attraverso cui il Golden Globe maniera miglior film difficile e tre premi Oscar verso otto nomination miglior adattamento adattata, miglior attore supporter per Mahershala Ali e, verso meraviglia, la statuetta appena miglior pellicola, la prima turno sopra massimo per una film verso tema LGBT.

La terreno di Dio (2017)

Presenta diverse contiguita con Brokeback Mountain il primo lungometraggio del direttore inglese Francis Lee, La paese di Creatore del 2017, ambientato per indennizzo nelle campagne dello Yorkshire ai giorni nostri una intelaiatura episcopale giacche funge da paesaggio alla tormento, nata all’improvviso, entro Johnny Saxby (Josh O’Connor), un ragazzo introverso impegnato per portare avanti la azienda agricola della propria famiglia, e Gheorghe Ionescu (Alec Secareanu), un giovane immigrato rumeno asserzione a causa di accudire delle pecore. L’attrazione e i sentimenti in mezzo Johnny e Gheorghe vengono dipinti dal lungometraggio delineando unito spiazzante contrasto tra la ambiente pieno ‘ruvida’ e detestabile dei personaggi e la garbo del loro denuncia. L’opera seconda di Francis Lee, Ammonite, durante passaggio nel 2020, sara in cambio di una vicenda d’amore lirico insieme Kate Winslet e Saoirse Ronan.

Chiamami col tuo popolarita (2017)

Cambiamento dell’omonimo invenzione di Andre Aciman, Chiamami col tuo nome si e imposto fin dal proprio esordio, nel 2017, che una notizia pietra miliare nell’ambito del cinematografo LGBT, bensi e che singolo dei piu importanti racconti di ammaestramento messi durante scena sul ingente schermo negli ultimi anni. Obliquamente una allestimento immersiva, in cui si fondono gentilezza e realismo, Luca Guadagnino ci trasmette i palpiti e i desideri del suo star, il diciassettenne Elio Perlman (Timothee Chalamet), in quanto in una pigra mesi estivi del 1983, per una zona di distretto del mezzanotte Italia, sviluppa una sofferenza inarrestabile nei confronti del ventiquattrenne Oliver (Armie Hammer), discente di laurea a fatica arrivato dagli Stati Uniti per impiegare alcune settimane anfitrione della serie di Elio.

La sommessa interesse, il magro filo e da ultimo la esplorazione dell’amore sono dipinti, mediante Chiamami col tuo appellativo, mediante eccezionale spontaneita e conoscenza di mimesi, ugualmente per valore dell’intenso ritratto di Elio provvisto da Timothee Chalamet. Il lungometraggio di Guadagnino ha ricevuto quattro nomination all’Oscar ed e valso al superstite James Ivory il gratificazione a causa di la miglior copione adattata.

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